Riviste
«Non appena si fiuta
nell’aria tanfo di guerra,
lezzo di cadaveri, puzzo
di botte, le matite dei
caricaturisti si ritengono
automaticamente mobilitate.
La Caricatura, infatti,
è arma di prima linea, il più
importante dei grossi calibri
della propaganda in caso
di conflitto. Il sistema più
efficace per suggestionare,
lavare e imbottire i crani,
in quanto evita persino
la fatica di leggere. Basta
guardare» (Gec, «La
caricatura in grigioverde».
In: 1914-1918: cinquant’anni
dopo: la prima guerra
mondiale vista
da caricaturisti americani,
austriaci, belgi, danesi,
francesi, inglesi, italiani,
olandesi, russi, spagnoli,
svedesi e tedeschi).
Enrico Gianieri (GEC)